Gestire i versamenti IVA non spontanei può essere complesso, soprattutto dopo comunicazioni di irregolarità o cartelle esattoriali. Il quadro VQ aiuta a determinare i crediti maturati e a regolarizzare la posizione fiscale. Scopri come compilare correttamente la dichiarazione IVA 2025 e quali dati inserire per evitare errori e ottimizzare la gestione dei versamenti.
Dichiarazione annuale IVA 2025: guida alla compilazione del Quadro VQ per i versamenti periodici omessi
Uno dei casi più complessi di compilazione della di dichiarazione IVA riguarda i versamenti non spontanei effettuati dopo la notifica di comunicazioni di irregolarità o cartelle esattoriali. Ecco una guida pratica alla compilazione del Quadro VQ.
Versamenti non spontanei IVA e quadro VQ
Il quadro VQ del modello IVA 2025, denominato Versamenti periodici omessi, è riservato ai contribuenti interessati a determinare il credito maturato a seguito di versamenti di Iva periodica non spontanei.
Di regola, si tratta delle corresponsioni periodiche di tributo posti in essere a seguito di:
- comunicazioni d’irregolarità;
e/o:
- notifiche di cartelle di pagamento;
emesse dall’Agenzia delle entrate in relazione alle comunicazioni delle liquidazioni periodiche IVA trasmesse dai contribuenti.
Si è precisato “di regola”, in quanto si può anche trattare di specifici versamenti IVA che hanno trovato esecuzione dopo la sospensione per particolari “eventi eccezionali”.
Ne deriva, di conseguenza, che nel quadro citato devono essere rilevati i versamenti periodici omessi con le finalità di:
- indicare i crediti che emergono da tali tipi di versamento;
- permetterne lo scomputo nel quadro VL limitatamente alla misura in cui le corresponsioni sono effettivamente eseguite, anche a seguito della ripresa dei versamenti dopo l’eventuale sospensione per eventi eccezionali avvenuta nei periodi d’imposta precedenti.
Al riguardo, si pone in rilievo che l’Agenzia delle entrate, con l’interpello 27 febbraio 2020, n. 81, ha fornito chiarimenti in merito alla somma a credito che si viene a formare in presenza di IVA periodica corrisposta in maniera rateale a seguito di comunicazione di irregolarità, specificando, tra l’altro, che nel caso di rateazione a seguito degli esiti del controllo automatizzato derivante dal mancato versamento dell’ IVA periodica, il credito del tributo da versamenti omessi si realizza nel momento e nell’entità in cui risultano eseguiti le corresponsioni, anche se a distanza di anni.
Nel citato interpello, letteralmente si legge che:
“nell’ipotesi in cui siano stati omessi i versame