Il credito d’imposta legato alle attività di design e innovazione estetica è volto a rafforzare settori come tessile, moda e ceramica, incentivando investimenti in nuovi prodotti e campionari. Esaminiamo le regole di accesso (soggetti beneficiari e spese ammissibili) a tale bonus fiscale che può arrivare fino al 5% delle spese agevolabili.
Il credito di imposta per attività di design e innovazione estetica ha l’obiettivo di sostenere la competitività delle imprese stimolando gli investimenti nelle attività di design e ideazione estetica dei settori tessile e moda, calzaturiero, occhialeria, orafo, mobile e arredo e della ceramica per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari.
Come disposto dal decreto Agevolazioni fiscali (Decreto Legge n. 39/2024), a far data dallo scorso 30 marzo 2024, il credito di imposta è fruibile previa comunicazione al Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Credito d’imposta design e innovazione estetica: soggetti beneficiari
I soggetti beneficiari devono possedere i seguenti requisiti:
- deve trattarsi di imprese residenti nel territorio italiano o che abbiano una stabile organizzazione in Italia appartenenti ai seguenti settori: Tessile, Moda, Calzaturiero, Occhialeria, Orafo, Mobile, Arredo, Ceramica.
Nota: non rilevano la forma giuridica, il settore economico di appartenenza, la dimensione, il regime fiscale adottato. - la fruizione del beneficio spettante è subordinata alla condizione del rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.
Soggetti esclusi
Sono escluse le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, altra procedura concorsuale.
Sono inoltre escluse le imprese destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231.
Tipologia degli interventi ammissibili
Sono considerate attività innovative ammissibili al credito d’imposta, secondo quanto previsto dall’art. 4 del decreto 26 maggio 2020 del Ministero dello Sviluppo Economico, le attività di design e ideazione estetica per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari ovvero:
- lavori di design e ideazione estetica finalizzati ad innovare in modo significativo i prodotti dell’impresa sul piano della forma e di altri elementi non tecnici o funzionali; quali, ad esempio, le caratteristi