La Consulta auspica un ampliamento dell’impugnabilità della cartella esattoriale. Sui limiti all’impugnazione diretta della cartella, conosciuta solo tramite un estratto di ruolo, occorre un intervento di sistema che spetta alla discrezionalità del legislatore.
Cartella di pagamento invalidamente notificata e ricorso contro l’estratto di ruolo: limiti di impugnabilità
Consentendo di impugnare direttamente la cartella che si assume invalidamente notificata (di cui si sia venuti a conoscenza tramite la consultazione dell’estratto di ruolo) solo per alcune fattispecie attinenti a rapporti con la P.A., il legislatore, pur nell’intenzione di limitare una grave proliferazione di ricorsi spesso strumentali, ha però inciso sull’ampiezza[1] della tutela giurisdizionale.
Con riguardo all’indefettibile esigenza di superare «la grave vulnerabilità e inefficienza, anche con riferimento al sistema delle notifiche, che ancora affligge il sistema italiano della riscossione», è auspicabile che il Governo dia efficace attuazione ai princìpi e criteri direttivi per la revisione del sistema nazionale della riscossione.
I possibili interventi di tutela del legislatore
Il rimedio al “vulnus” riscontrato richiede, almeno in prima battuta, «un intervento normativo di sistema, implicante scelte di fondo tra opzioni tutte rientranti nella discrezionalità del legislatore».
Tale risultato può, infatti, essere ottenuto intervenendo in più direzioni, peraltro non alternative: da un lato, «estendendo, con i criteri ritenuti opportuni, la possibilità di una tutela “anticipata”» a determinate fattispecie ulteriori e analoghe a quelle previste dalla norma censurata, dall’altro, agendo in radice, ovve