dopo la crisi che ha colpito il valori immobiliari può accadere di dover vendere un terreno ad un valore inferiore rispetto a quanto periziato, con grossi problemi: se non si agisce correttamente si rischia di vanificare l’effettuata rivalutazione e di dover pagare le imposte ordinarie sulla plusvalenza: ecco le due soluzioni possibili
La legge di Bilancio del 2018 ha riaperto ancora una volta i termini per fruire della rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni relative a società non quotate. I predetti beni devono essere posseduti al 1° gennaio 2018 ed entro il 30 giugno dovrà essere redatta apposita perizia di stima giurata.
Entro la stessa data dovrà essere versata l’imposta sostitutiva dell’8 per cento applicata sul valore risultante dalla perizia. La medesima scadenza riguarderà il versamento della prima rata qualora il contribuente abbia deciso di fruire della rateazione della somma complessivamente dovuta.
I contribuenti saranno così tenuti ad effettuare una valutazione prospettica delle possibili operazioni al