Dal 2025, l’imposta sulle successioni sarà autoliquidata dai contribuenti, semplificando il procedimento. La dichiarazione di successione resta il passaggio chiave, con nuove scadenze e procedure che influiranno sulle modalità di calcolo e versamento. Una panoramica delle novità rende essenziale approfondire come cambieranno gli obblighi per eredi e legatari.
A partire dal 2025 l’imposta di successione sarà autoliquidata direttamente dal contribuente, segnando un cambiamento rispetto al passato. Il processo inizia con la presentazione della dichiarazione di successione, che deve avvenire entro un anno dall’apertura della successione.
Imposta di successione: regole, scadenze e autoliquidazione per i beni immobili
L’imposta sulle successioni si applica ai “trasferimenti di beni e diritti per causa di morte” pertanto ogni trasferimento di beni, realizzato in conseguenza di una successione mortis causa, può essere soggetto all’imposta, che si tratti di costituzione di erede o di un legato (ad eccezione di alcune franchigie da parte di alcuni eredi).
Il procedimento è avviato dal contribuente mediante la dichiarazione di successione, che deve essere presentata entro un anno da quando la successione si è aperta ex art. 31 del D,Lgs. 346/90. Per la liquidazione del tributo, bisogna distinguere come vedremo di seguito:
- per le successioni apertesi sino al 31.12.2024, il tributo successorio è liquidato d’ufficio nel termine decadenziale di 3 anni dalla presentazione della dichiarazione di successione;
- per le successioni apertesi dall’1.1.2025, il tributo successorio è liquidato dal contribuente entro 90 giorni dalla presentazione della dichiarazione di successione.
Il discorso è diverso per le imposte da pagare in occasione della dichiarazione di successione che comprende beni immobili e diritti reali immobiliari (ipocatastali, bollo, tassa ipotecaria e tributi speciali), che, ora come allora, sono soggette ad autoliquidazione.
Dichiarazione di successione
La dichiarazione di successione è, quindi, lo strumento con il quale l’Ufficio liquida l’imposta sulle successioni; con essa il contribuente rende nota all’Amministrazione finanziaria l’esistenza del presupposto imponibile, specificando gli elementi utili per l’esatta individuazione:
- del fatto ereditario;
- del suo contenuto patrimoniale;
- dei soggetti che coinvolge.
Soggetti obbligati
Nel caso in cui l’obbligo di presentazione della dichiarazione di successione gravi su più soggetti, è sufficiente che la dichiarazione sia presentata da uno di essi.
Art. 28 comma 4 DLgs. 346/90:
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Sono obbligati alla presentazione della dichiarazione di successione i seguenti soggetti:
- i chiamati all’eredità e i legatari, ovvero i loro rappresentanti legali
- gli immessi nel possesso temporaneo dei beni dell’assente
- gli amministratori dell’eredità e i curatori delle eredità giacenti
- gli esecutori testamentari.
Esonero dall’obbligo
L’art. 28 del D.Lgs.346/90 dispone, in alcuni casi, l’esonero dall’obbligo di presentare la dichiarazione di successione; in parti