Esaminiamo l’impatto della “nuova” scissione con scorporo sulla gestione IVA delle società coinvolte. Sebbene presenti similitudini con il conferimento, è importante sottolineare che la scissione non costituisce una cessione di beni…
Anche in ordine al regime fiscale IVA dell’operazione di scissione con scorporo si rende necessario uno specifico scrutinio sempre in virtù della sua struttura ricalcante quella del conferimento, che in Dottrina (G. Fransoni “La scissione mediante scorporo e l’IVA” in “Profili tributari dello scorporo” Giappichelli Editore) ha generato intendimenti esegetici diversi nel particolare caso di scorporo di singoli beni non costituenti almeno un ramo di azienda.
Scissione con scorporo e IVA
In ordine al regime IVA nel documento di ricerca della Fondazione nazionale dei commercialisti del 30 maggio 2024 è solo dato rinvenire un raccordo con le norme vigenti che disciplinano le scissioni classiche e la loro esclusione in ogni caso da iva ai sensi dell’art 2, comma 3, lett. f del DPR 633/72 per il quale testualmente:
“non sono considerate cessioni di beni i passaggi di beni in dipendenza di fusioni, scissioni o trasformazioni societarie..”.
Nel documento di ricerca viene però avvisato sul diverso intendimento esegetico espresso in dottrina ed il richiamo non può che raccordarsi allo scritto sopra citato del prof. Fransoni.
Le somiglianze col conferimento
Preliminarmente si deve considerare come trattasi di una fattispecie di scissione che strutturalmente ricalca l’operazione di conferimento, in quanto essa si risolve n