La legge di bilancio 2022 ha esteso anche ai ricercatori e docenti rientrati in Italia la possibilità di usufruire del regime fiscale di favore, consistente nell’assoggettamento ad imposta del solo 10% del reddito di lavoro dipendente o autonomo prodotto in Italia.
L’Agenzia delle Entrate è recentemente intervenuta a riguardo ma manca ancora una specifica previsione per i soggetti rientrati nel 2016 e 2017, ammessi comunque per legge alla proroga.
La legge di Bilancio 2022 (art. 1 comma 763 legge n. 234/2021) ha aperto la possibilità di prorogare la durata delle agevolazioni previste dall’articolo 44 del DL 78/2010 per docenti e ricercatori rientrati in Italia dall’estero prima del 2020.
Questa agevolazione riguarda i soggetti, già iscritti all’AIRE o cittadini di stati membri dell’UE, che al 31 dicembre 2019 risultavano beneficiari delle agevolazioni fiscali.
Ricordiamo come la agevolazione consistesse nell’assoggettamento ad imposta del solo 10% dei redditi derivanti da lavoro dipendente o autonomo relativo ad attività di ricerca e di docenza svolte in Italia.
La norma colma ora quella che riterremmo fosse stata una dimenticanza, il mancato inserimento dei ricercatori nella proroga di 5 anni del regime fiscale dei rimpatriati “normali” del021.
Erano stati presentati molti emendamenti in sede di approvazione